La Gabbianella, il Gatto ed Amiga!

Torna alla Home Page di AMiWoRLD Grazie ad un nome noto a tutti gli appassionati di grafica su Amy (Bianchi Pietro), oggi intervistiamo Luca De Crescenzo di StraneMani, giovane (ma vispo) studio d'animazione che usa Amiga nella realizzazione di film d'animazione. Avremo l'occasione per condividere la sua esperienza di lavoro con Amiga e conoscere le sue opinioni riguardo la dimensione filosofica di Amiga...

Petty

Bianchi Pietro
Salve amici, presentatevi al pubblico di AMiWoRLD!
Luca De Crescenzo
StraneMani è una società fiorentina che realizza cartoni animati in 2d, passando per tutte le varie fasi che compongono il prodotto finale, quali animazione, intercalazione, clean-up, produzione e coloritura delle scenografie al computer, line test, storyboards, lay out. I 9 componenti di StraneMani, la cui età varia dai 24 ai 34 anni, hanno collaborato ai seguenti lavori:
LUPO ALBERTO
1997 Coproduzione: Rai - France 2

LA GABBIANELLA E IL GATTO
1998 Coproduzione: Cecchi Gori La Lanterna Magica.

TRE GEMELLINE E UNA STREGA
1999 Produzione: Cromosoma (Spagna), in onda sulla RAI.

TOMMY & OSCAR
1999 Coproduzione: RAI - Rainbow, in onda da ottobre 99 sulla RAI.

CORTO MALTESE
1999 Coproduzione: tra RAI e francia, un lungometraggio e una serie televisiva, tratta dai racconti di Pratt.

Più numerose produzioni Home Video e spot pubblicitari per clienti quali la linea GIG, la Giochi Preziosi, la Oregon Scientific, la Valleverde. Ci aspettano una serie sul Cocco Bill di Jacovitti e "Sui tetti di Venezia" basato su personaggi creati da Romano Scarpa, noto disegnatore di Topolino, creatore dei personagggi di Filo Sganga, Gancio, Paperetta Ye Ye;

 
Bianchi Pietro
Uhm, un ottimo curriculum! Che parte gioca il computer in generale ed l'Amiga in particolare nel vostro lavoro?
Luca De Crescenzo
Per noi il computer è importante, perchè grazie ad esso possiamo consegnare un lavoro completo al cliente, quindi non più solo fogli con i disegni, ma un cd rom con tutto il filmato in avi o quicktime 768x 576 a 72 dpi già colorato, o anche solo una serie di immagini in formato tga da montare.
 
Bianchi Pietro
Perchè avete scelto Amiga per il vostro lavoro? Avevate gia' esperienza su Amiga o su altri computer?
Luca De Crescenzo
Amiga viene usato per il line-test, o pencil-test che dir si voglia, ovvero una prova che consente di acquisire i disegni con una qualsiasi telecamera, anche a bassa definizione, in bianco e nero a 4 o 16 colori, e poi di metterli in sequenza e creare un filmato di prova che, nonostante la scarsa qualità, ci permette di vedere se i disegni fatti a mano creano un movimento che funzioni e possa essere così mandato dal cliente, che penserà poi a scannerizzarlo e colorarlo al computer. Cosa che, in realtà, possiamo fare benissimo anche noi, ma che spesso non è richiesto dal cliente. Per La Gabbianella, o Lupo Alberto, per es., ci era stato richiesto solo l'animazione, l'intercalazione e la "ripulitura" dei disegni che, nel caso della Gabbianella, erano 1400 al minuto.
Però, sempre e in ogni caso, il cliente vuole la cassetta con il line test, e quindi, quella prova che noi abbiamo fatto per controllare il lavoro di ogni singola scena, va registrato su vhs e mandato per corriere. Il cliente vedrà a sua volta se l'animazione è ok, dopodichè ci darà il via per mandargli i disegni su carta, o ce li farà correggere prima di spedirglieli, se invece qualcosa non andava. Quindi, moltissime cassette con il line-test creato su Amiga viaggiano in giro per l'Italia!!! Infatti non siamo i soli ad utilizzare l'Amiga e il programma "TAKE 2" di line test, ma lo fanno buona parte degli studi di animazione (alcuni usano addirittura un computer Atari). Questo perchè fino a qualche anno fa solo la tecnologia dell'Amiga permetteva di creare buoni line-test, senza dover spendere decine di milioni per un Silicon Graphic. Persino il Mac non offriva niente per fare il line-test. Questo è un grosso vantaggio che il progresso ci offre; il vecchio Walt Disney, per i primi cartoni animati, come anche in Italia per i caroselli a cartoni, non aveva alcun aiuto per controllare che i fogli che disegnava, a decine al giorno, messi in movimento uno dietro l'altro, dessero poi l'effetto che voleva realizzare. L'unica cosa che poteva fare era riprenderli con la cinepresa uno ad uno (cosa che noi invece facciamo con la telecamera) e poi mandare la bobina a sviluppare; dopo qualche giorno, se era fortunato qualche ora, avrebbe visto il filmato, e se non andava bene, ricorreggeva i disegni, e così via. Tutto tempo perso a discapito della creatività dell'artista, che spesso, si accontentava della prima prova, magari perchè le scadenze incalzavano; noi oggi dopo 5 minuti possiamo vedere sullo schermo del monitor dell'Amiga la nostra animazione e decidere di rifarla daccapo se ci va.

Esperienza sull'Amiga l'avevo io e Stefania Tararà, un'altra ragazza dello studio. Insieme a lei ed ad altri soci di Stranemani, prima di costituire la società, lavoravamo allo Studio 4 (altra società che realizza film di animazione), ed infatti anche lì usavano e usano un Amiga. Personalmente usavo Amiga già da prima di cominciare a fare questa attività, è stato li sopra che ho imparato a fare grafica al computer, sia pittorica che tridimensionale. Alcune mie immagini le avevo anche messe su Aminet.

 
Bianchi Pietro
Che configurazione hardware e quali programmi utilizzate?
Luca De Crescenzo
Un Amiga 2000 con scheda accelleratrice con 68030/68882FPU/68030MMU ed interfaccia SCSI, hard disk da un gb, monitor 14 pollici, scheda video; abbiano un megamix master per importare i suoni, e una scheda Pro-Vidi Amiga 24RT per acquisire immagini in tempo reale sul programma "Take 2" della Rombo. Tra l'altro la casa produttrice del programma è stata recentemente acquisita dalla Chromacolour, che è una casa londinese che realizza qualunque cosa riguardi il cartone; da loro compriamo dalla carta particolare alle matite colorate cancellabili.
 
Bianchi Pietro
Amiga è per alcuni molto più di un computer. Per alcuni è una filosofia, per altri uno strumento più o meno performante. Per altri ancora un semplice strumento per sognare. Voi, da esterni, cosa pensate in merito? Come vedete Amiga e gli amighisti?
Luca De Crescenzo
Bhè ora l'Amiga noi lo vediamo un po' come un oggetto, uno strumento di lavoro come gli altri PC che abbiamo allo studio usati per il fotoritocco e la colorazione. Purtroppo il nostro Amiga continua ripetutamente a piantarsi, andare in guru o presentare blocchi sull'hard-disk (D'andronde viene utilizzato un computer uscito nell'89, non si può pretendere di più! ndPetty), nonostante i nostri ripetuti sforzi con disk salv e gli estenuanti viaggi dal tecnico dell'assistenza.
Insomma capirai che per noi che lo usiamo per lavoro, e che ogni volta che si ferma, siamo costretti a interrompere la produzione magari per due giorni di fila, è un grosso problema. Ormai la nostra esperienza ci spinge a considerarla una macchina che ha aperto un'epoca, che ci ha fatto risparmiare tanti soldini e ci ha permesso di guadagnarne altrettanti, ma che non ci da' motivi per giudicarla affidabile. Insomma non ce la sentiamo di rischiare a comprare un'Amiga nuovo di zecca che non sappiamo che prestazioni avrà, quando sotto i nostri occhi abbiamo la prova di un Pentium 133 Mhz e di un Pentium III 450 Mhz che fortunatamente non hanno mai dato grossi problemi. Oltretutto il programma che usiamo per il line-test è adesso disponibile anche su PC, per cui chi deve adesso comprarlo spende meno a prendersi un PC a basso costo piuttosto che un'Amiga per fare questo lavoro.
Lo so, questo attirerà le ire di tuttti gli amighisti, ma dovete capire anche la nostra situazione; è chiaro che quando andiamo alle fiere dell'Amiga o al negozio, siamo sommersi da una marea di entusiastiche impressioni quasi rasentanti il fanatico, e quindi per questo poco affidabili, e da invettive contro i pc e i mac, seguiti da confronti e paragoni sempre a sfavore di questi.
Personalmente ho sempre considerato questo schierarsi maniacalmente a favore dell'una o dell'altra parte una faccenda un po' sterile e molto puerile, un po' come i raduni dei fan di Star Trek o di Star Wars: anch'io sono un appassionato delle vicende di Picard e degli Skywalker, ma non per questo vado in giro con l'orecchino da Bajoriano o parlo il linguaggio degli Ewoks, magari disprezzando e sottovalutando tutto quello che non è Enterprise o X-wing.
(Nota dell'intervistatore: Luca ha in casa la piu' grossa collezione di gadget fantascentifici che ho mai visto, oltre ad una videoteca personale immensa......).
 
Bianchi Pietro
Eppure, per quanto possa sembrare stupido, capita spesso che l'utilizzo di un determinato strumento condizioni il prodotto finale anche al di là dell'ambito tecnico. E' possibile che l'utilizzo di Amiga abbia arricchito i vostri film di qualche sfumatura imprevista?
Luca De Crescenzo
Bhè, come si sarà intuito da quello che si è detto finora, no; non è possibile perchè l'Amiga viene usata solo internamente, il suo utilizzo non tocca la parte artistica del cartone. Bisogna pero' ammettere che, come abbiamo detto prima, l'uso di Amiga per fare line-test in maniera rapida ci permette di fare più velocemente e più facilmente il lavoro di controllo e quindi di concentrarci maggiormente sulla parte artistica. Dobbiamo anche dire, con una punta d'orgoglio, che spesso abbiamo visionato i line-test di altri studi, sempre fatti con Amiga, e non avevano la stessa buona qualità del nostro. Ciò vuol dire, come in ogni campo, che qualunque sia lo strumento, la sua buona riuscita dipende da come si utilizza, e quindi, nel nostro caso, da come si piazzano le luci, la telecamera, i disegni.

Ciao a tutti i lettori di AMiWoRLD on Line.



A completamento dell'intervista devo dire che ho visto i line-test (realizzati ovviamente con Amiga) di un paio di nuovi cartoni che StraneMani ha intenzione di realizzare (non posso dirvi di che si tratta perchè sono progetti ancora top-secret, ma sono due grossi nomi del fumetto). Devo dire che, divertimento a parte, la qualità della realizzazione è molto buona, tanto che sarebbero godibili anche in questa forma.


Bianchi Pietro.



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